Reinventare il Business con il pensiero laterale.

Il pensiero laterale è alla base della creatività e una delle prime regole per ottenere successo. Sono sempre stata convinta di questo principio e quando mi sono imbattuta in un articolo scritto qualche mese fa da Paul Sloane (scrittore, consulente e Public Speaker), ho deciso di farne una sintesi per condividerne i punti essenziali.
Ecco dunque le 4 regole per essere innovatori.
PRIMA REGOLA
Avere una vision, un obiettivo, una direzione.
La validità delle motivazioni è la condizione indispensabile per creare un mondo migliore, per cambiare il business. La vision dovrebbe ispirare, essere concisa, chiara, sfidante.

  • Quando una vision statement è efficace?
  • Quando è chiara
  • Quando descrive in modo vivido un’immagine
  • Quando riguarda il futuro
  • Quando si ricorda facilmente
  • Quando contiene espressioni che fanno presa
  • Quando si riferisce ad azioni realistiche o almeno verosimili

Un esempio? Bill Gates (1980)
“Un personal computer su ogni scrivania, e ogni computer con un software Microsoft installato”.

SECONDA REGOLA
Mettere sempre alla prova le proprie convinzioni.
Bisogna verificare ogni regola e ogni convinzione, perché potrebbero essere sbagliate. Non sempre è utile fidarsi degli esperti: sperimentare in prima persona, provando e guardando quello che succede sul mercato può portare a risultati sorprendenti.

Un esempio? Guglielmo Marconi.
Ai tempi di Guglielmo Marconi l’opinione diffusa era che le onde elettromagnetiche (viaggiando in linea retta ed essendo la terra sferica) non potessero essere trasmesse su lunghe distanze. Ma Guglielmo Marconi provò ugualmente ed ebbe successo, scoprendo che in realtà il segnale veniva riflesso dall’atmosfera e quindi riusciva ad arrivare al ricevitore.

TERZA REGOLA
Sfidare le regole.
Scardinare le ipotesi di base date per scontate e provare ad immaginare uno scenario completamente nuovo. Come? Ponendosi delle domande:

  • perché facciamo le cose così?
  • quale obiettivo abbiamo?
  • etc.

Non bisogna aver paura di fare domande, anche quelle più banali.

Un esempio? Parker, il produttore di penne.
Quando ad un certo punto calò la richiesta di penne, la domanda che l’azienda continuava a farsi era “come vendere più penne?” Ma era la domanda sbagliata.
La svolta si ebbe quando l’azienda si rese conto che la gente non comprava le Parker per scrivere, ma per fare regali. Quindi spostando il business dalla vendita di penne a quello della regalistica, il successo fu assicurato.

QUARTA REGOLA
Aggiustare il tiro.
Se avete in mano qualcosa di davvero innovativo, al primo colpo non funziona quasi mai. E’ sempre necessario aggiustare il tiro. In altre parole, una risposta sbagliata è giusta per un’altra domanda.

Un esempio? I fratelli Jacuzzi.
Emigrati dal Friuli agli USA, negli anni 50 hanno inventato la vasca per cure idroterapiche. All’inizio non vendeva. Ai malati e agli ospedali il prodotto non interessava. Ma i fratelli Jacuzzi si accorsero che tra i pochi acquirenti c’erano molti ricchi, e quindi cambiarono completamente la strategia di marketing, ottenendo il successo che tutti sappiamo.

Che insegnamento possiamo trarre da queste semplici regole?
Che esiste sempre un modo migliore per fare le cose e implementare best practice equivale a copiare. Innovare è immaginare un mondo diverso.

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Simona Facondo

Brand and Communications Consultant. Mi muovo nel mondo della comunicazione concentrandomi sulla strategia, la creatività, la scrittura e il design.