Quando non

c’è #STRATEGY

i COPY
BALLANO.

Sono una strategist. E una copy. E nella mia precedente vita, anche un direttore creativo. Se vuoi sapere cosa so fare, non chiedermelo. Mettimi alla prova.

Il content marketing è l’arte di comunicare senza vendere e la pubblicazione di contenuti per i canali digitali è parte integrante del lavoro di costruzione e sviluppo di un’audience.

Nel Marketing Online, le differenti attività di creazione/distribuzione di contenuti da parte dei brand sono solitamente suddivise in:

  • Content Creation
  • Content Curation
  • Content Sharing

 Andiamo nel dettaglio per vedere di cosa si tratta.

Content Creation.

Sono i contenuti originali prodotti dal Brand. Questi contenuti possono riguardare:

  1. Il Brand.

Racconti di vita aziendale: acquisti di nuovi macchinari, acquisizione e presentazione di nuovi fornitori, obiettivi raggiunti grazie ai fan/clienti, comunicati ufficiali, investimenti effettuati per migliorare e rendere più efficienti i servizi offerti, presentazione di un nuovo dipendente, inaugurazione della mensa, di una nuova filiale, etc.

  1. Prodotti e servizi.

Consigli d’uso su prodotti e servizi, curiosità, richiesta ai fan di suggerimenti su come migliorarli.

  1. Contest/Quiz.

Lanciare contest o quiz unici ed originali è un metodo efficacissimo per attirare l’attenzione del proprio pubblico, ma non solo. Infatti favoriscono il meccanismo del word-of-mouth che coinvolge in maniera esponenziale anche gli amici dei fan e così via.

  1. I clienti.

La storia di un cliente affezionato raccontata con foto e video, che possano toccare il cuore della gente non solo porterà ad immedesimarsi nella storia stessa e a legarsi con il prodotto/ servizio, ma dimostrerà tutta la considerazione che l’azienda nutre verso il cliente (che si sentirà lusingato e si fidelizzerà maggiormente).

  1. Eventi.

Gli eventi oltre a creare buzz online, rafforzano il rapporto offline, presso la propria attività commerciale o stand in cui sarà possibile incontrare e stringere la mano di ogni cliente o dei propri seguaci.

  1. Sconti/promozioni.

Riservare degli sconti o delle promozioni esclusive e limitate a cadenza periodica ai soli seguaci, ne stimolerà la frequentazione dei canali digitali e ne aumenterà la portata.

Content Curation.

La content curation è l’attività costante di ricerca, aggregazione, organizzazione e condivisione dei contenuti più rilevanti di uno specifico settore. La curation ha senso nella misura in cui questa fornisca davvero un valore qualitativo. Se diventa una generica ripubblicazione con il solo scopo di riempire di post i propri spazi digitali, l’effetto presso il pubblico sarà controproducente.

 Alcuni tool per la Content Curation:

  1. DrumUp: fornisce un flusso di contenuti pertinenti e freschi per soddisfare ciò di cui la propria attività di social media marketing ha bisogno.
  2. Klout: offre contenuti rilevanti, basandosi su ricerche di parole chiave e argomenti. I risultati ottenuti sono divisi in diverse categorie per una migliore organizzazione e una maggiore chiarezza.

 

Content Sharing.

Il content sharing non è altro che la condivisione dei contenuti da un proprio canale ad un altro. Ad esempio un contenuto di Twitter, con specifici #, viene ricondiviso sulla FanPage oppure su Google Plus.

Alcune piattaforme consentono la condivisione automatica (Twitter permette di pubblicare simultaneamente su Facebook, Linkedin su Twitter etc.), oppure è possibile avvalersi del servizio di app come Buffer o Klout.

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