Gnam! Il colore nella ristorazione.

Ultimamente mi sto interessando di branding in ambito food e volevo porre l’accento sulla posizione di rilievo occupata in questo settore dal colore, dai contenuti visuali e dalle scelte cromatiche.

La teoria dei colori, che è alla base della concezione antroposofica, pone i fondamenti della moderna psicologia dei colori. L’interazione uomo-colore evidenzia non solo come i colori siano l’espressione del nostro stato d’animo, ma anche quanto siano in grado di influenzarci.

Secondo i fratelli Fermhan (che nel libro “Color: the secret influence“, hanno teorizzato l’influenza del colore nel marketing e nella vendita di prodotti e servizi), i colori che riescono ad influenzare le scelte in ambito ristorazione, sono:

STIMOLAZIONE DELL’APPETITO

  • Rosso
  • Giallo
  • Marrone
  • Arancione

STIMOLAZIONE DELLA SETE

  • Rosso/giallo vs. Verde/Blu (es. Fanta)

STIMOLAZIONE DELL’OLFATTO

  • Arancione – sensazioni speziate
  • Verde – profumi di erbe
  • Viola – profumi delicati
  • Giallo – sensazioni agrumate

 STIMOLAZIONE DEL GUSTO

  • Giallo/Verde – gusto acido
  • Arancione/Giallo – gusto dolce
  • Rosa – gusto delicato
  • Blu Scuro, Violaceo, Verdone – gusto amaro
  • Grigio/Verde o Grigio/Blu – gusto salato

Ecco quindi, nel dettaglio, il significato intrinseco dei colori che vengono utilizzati più spesso:

  • Il rosso e l’arancione provocano l’aumento del battito cardiaco e del respiro, incoraggiano i consumatori a mangiare di più e velocemente. Per questo molti brand del settore fast food (es. McDonald’s) scelgono come colore istituzionale proprio il rosso e lo utilizzano anche per particolari di arredo e/o tovagliati.
  • Il giallo è il colore del sole. Crea energia ed esprime sensazioni positive e rassicuranti. Se si cerca un colore capace di incuriosire o di coinvolgere positivamente adulti e bambini, il giallo è il colore ideale. Inoltre stimola decisamente l’appetito senza connotarsi delle valenze negative legate all’uso del rosso (pericolo, emergenza, debito).
  • Il blu è un colore estremamente positivo, calmo, non adatto nelle situazioni che devono attirare l’attenzione e la reazione di impulso, “di pancia”. E’ più consigliato per le attività sanitarie, finanziarie o più in generale, per quelle attività in cui il consumatore deve investire o affidarsi all’esperienza di altri. Nella ristorazione è indicato in abbinamento con altri colori.
  • Il verde è il colore più rilassante dello spettro. Come il blu infonde sensazioni piacevoli e rassicuranti. Da sempre considerato il colore della natura è perfetto per tutte le attività legate al mondo bio e naturale: ristoranti vegetariani/vegani con prodotti biologici e cosi via.

Come si può constatare, il Visual Content Marketing e le scelte relative all’uso del colore, influiscono significativamente nel determinare non solo le preferenze del cliente, ma addirittura nello stimolarne l’appetito.

Lo studio cromatico di un Food Brand è di vitale importanza per la riuscita dell’attività stessa poiché tocca in maniera trasversale tutta la sua comunicazione, sia online che offline passando dal colore delle tovaglie all’impiattamento delle pietanze.

Per questo motivo è assolutamente necessario dedicare alle scelte cromatiche, la dovuta attenzione.

A volte può risultare difficile decidere come procedere nell’abbinamento dei colori o anche semplicemente come variare un tema monocromatico.

Esistono però diversi tools in rete che possono tornarvi utili allo scopo. Ve ne suggerisco uno per tutti: paletton.com

In questo modo potrete sbizzarrirvi nel trovare le combinazioni cromatiche che più si addicono ai vostri elaborati!

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Simona Facondo

Brand and Communications Consultant. Mi muovo nel mondo della comunicazione concentrandomi sulla strategia, la creatività, la scrittura e il design.